L’Egitto terra di millenaria storia conserva al suo interno numerose città da visitare, spiagge dorate ed un mare cristallino, ma anche un patrimonio ambientale unico nel suo genere, come il deserto ed in particolare il Deserto bianco, un miracolo della geologia, che merita di essere ammirato.

Si estende tra le oasi di Farafra e Bahariya a nord ed ad ovest al confine con la Libia, per oltre 2000 chilometri quadrati.

La zona appare particolarmente affascinante sia all’alba che nel momento del tramonto, quando le prime o le ultime luci del giorno, trasformano il colore dell’immensa distesa bianca nelle tonalità di rosa e di arancio.

Il deserto bianco che fa parte del Sahara, al contrario dell’idea che tutti abbiamo del deserto, è uno spettacolo unico nel suo genere, basti pensare ad una zona tutta costellata di di formazioni rocciose, con pilastri calcarei e monoliti gessosi, di un bianco quasi accecante, che grazie all’azione del vento ed ai fenomeni di erosione, negli anni hanno assunto forme di animali, fiori, uomini o funghi.

All’interno delle formazioni si possono individuare caverne più o meno piccole chiamate Stargate, inoltre piccoli canyon arricchiscono il paesaggio che è dominato dall’imponente Montagna di Cristallo, un grande roccia interamente in cristalli di quarzo.

Dove un tempo c’era la savana, oggi si possono ammirare tondeggianti dune di un bianco abbagliante, del letto dei fiumi non restano che conchiglie fossili e miliardi di pietre modellate e scavate dal vento.

Fu proprio in questo luogo che la storia ci ricorda il passaggio tra le dune di Alessandro Magno, che dopo aver conquistato l’Egitto si recò dall’oracolo Amon, che gli predisse che avrebbe conquistato il mondo.

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