In un processo per divorzio e preparazione, la colpa può essere imputata a uno dei coniugi. Ovviamente, si parla di un divorzio di tipo giudiziale, cioè davanti al giudice in tribunale. Non è possibile e non serve a nulla imputare la colpa della fine del rapporto in un divorzio consensuale, cioè una situazione in cui i due e collaborano per trovare un accordo sui vari aspetti.

Che cos’è la colpa

La colpa è un aspetto che può subentrare quando si parla di divorzio e separazione. In pratica, si tratta di stabilire quale dei due coniugi abbia portato alla fine del matrimonio. Di solito, l’infedeltà coniugale è un motivo piuttosto evidente che fa ricade la colpa sul coniuge fedifrago. Ci sono comunque anche altri motivi come, ad esempio, l’abuso di alcool e droghe oppure una ludopatia, cioè la dipendenza dal gioco che ha prosciugato i conti correnti.

Quali conseguenze ci sono

La colpa della fine del matrimonio produce alcune conseguenze; in primis, se si dimostra la colpa. Il coniuge colpevole possano venir addebitate le spese. In secondo luogo, è importante stabilire la colpa soprattutto in caso di accordo prematrimoniale. È facile che in un accordo di questo tipo siano state previste delle clausole a sfavore del coniuge colpevole.

È difficile ma si può comunque provare che la colpa della fine del matrimonio sia imputabile a uno dei due coniugi. Uno dei motivi che più di tutti fa pendere l’ago della bilancia da una parte è sicuramente l’infedeltà coniugale. È facile che in presenza di prove raccolte da un valido investigatore privato a Roma dell’infedeltà coniugale facciano ricadere la colpa e quindi l’addebito su uno dei due coniugi.

Tuttavia, il coniuge che è stato infedele no deve per forza rassegnarsi e subire la questione poiché può comunque difendersi ed evitare l’addebito. Sebbene sia un po’ complesso, può avvalersi anch’egli di un valido professionista come un investigatore privato a Roma che possa provare come il rapporto e il matrimonio si fosse già incrinato per altri e precedenti motivi.

Di Grey